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Se non puoi lavorare, comunica. Consiglio spassionato di Migliacom.



Perché dovrei spendere denaro in comunicazione, quando la mia attività è ferma a causa della pandemia?

La domanda è legittima, oltre che ricorrente.

Non occorre evocare capacità visionarie, grande coraggio e ottimismo a oltranza per dare una risposta semplice e pragmatica: se non si è in grado di offrire beni o servizi al proprio target, è fondamentale cercare il modo migliore per restare vicino ai clienti e, possibilmente, provare a cercare di avvicinare nuovi possibili fruitori dei propri beni/servizi.

Come? Comunicando.

Comunicare ciò che si fa, in tempi complicati come questo, permetterà di essere ben posizionati quando, finalmente, sarà possibile tornare a lavorare. Se si decide di tirare i remi in barca, si risparmierà qualche soldo, ma si rischierà seriamente di “scomparire dai radar” e di non essere visibile quando le cose cominceranno a rimettersi in moto.

Un esempio di quanto sto dicendo arriva dal il settore del turismo, sicuramente tra i più martoriati (se non il più martoriato) dalla pandemia.

Le Borse di tutto il mondo registrano, proprio in queste ore, una sorta di ritrovata vitalità. Un ottimismo ponderato, dovuto soprattutto all’avanzamento delle campagne vaccinali.

Si dice che le Borse anticipino gli eventi di circa sei mesi. È ragionevole, del resto, immaginare un’estate in cui una sorta di normalità potrebbe tornare tra noi.

Ecco, a quel punto sarà fondamentale non aver mai troncato il rapporto con i propri clienti e non aver cessato di mostrare ciò che si fa e come lo si fa.

Le aziende più avvedute, infatti, stanno comunicando più di quanto abbiano mai fatto e stanno dando grande impulso alla propria presenza web.

Uno slancio che, però, dev’essere accompagnato dal buon senso.

Comunicare a tutti i costi non è la soluzione.

Comunicare con i giusti mezzi e i migliori contenuti, lo è.


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